Si assiste oggi ad una evoluzione dello scenario della diagnostica nucleare in ambito oncologico grazie alla diffusione di tecnologie diagnostiche sempre più innovative e precise.
In particolare, l’impiego di PET con ligandi ad alta affinità per recettori espressi in abbondanza sulle cellule di tumori neuroendocrini (NEN) e del carcinoma prostatico, marcati prevalentemente con Gallio-68, rappresenta una tecnologia innovativa, molto accurata, per la diagnosi e la stadiazione di questi istotipi tumorali.
L’aumento della richiesta di esami PET, unita ad una più articolata procedura nella preparazione e gestione del farmaco radioattivo, avrà un impatto importante sulla routine organizzativa delle Unità di Medicina Nucleare che dovranno essere pronte a gestire il cambiamento.
L’obiettivo del corso, attraverso delle sessioni dedicate ai principali aspetti normativi, tecnici ed organizzativi (dalla sintesi del radiofarmaco alla refertazione), vuole definire le nuove prospettive per la PET/CT nei tumori neuroendocrini e della prostata e gli scenari che, per l’incremento del numero di esami, la comunità medico-nucleare dovrà affrontare.
Responsabili Scientifici
Stefano Fanti
Università degli Studi di Bologna
Secondo Lastoria
IRCCS Istituto Nazionale Tumori, Napoli
Coordinatori Scientifici
Sessione Tumori Neuroendocrini
Valentina Ambrosini
Università degli Studi di Bologna
Desirée Deandreis
Gustave Roussy Villejuif Francia, Università degli Studi di Torino
Coordinatore Scientifico
Sessione Carcinoma prostatico
Francesco Ceci
Istituto Europeo Oncologia, Università degli Studi di Milano